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Non parlo del debole legame fra due nomi
e di un abbraccio nelle pagine ingiallite di un quaderno.
Parlo dei miei capelli baciati dalla fortuna
con i papaveri bruciati del tuo bacio.
E dell’intimità dei nostri corpi, serrata,
e della nostra nudità che luccica
come scaglie di pesci nell’acqua
parlo della vita d’argento di una voce
che all’alba mormora uno zampillo minuto.
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da La Conquista del Giardino
Forugh Farrokhzad