Alata – tra cielo e terra

ALATA è tra cielo e terra: vive lo spazio infinito dell’aria e abita la terra.

Veste ali che proteggono le uova d’oro nel nido.

La figura, un po’ angelo e un po’ uccello, è anche l’anima che in molte tradizioni religiose, al termine della vita, veste le ali.

L’uovo d’oro simboleggia il “Tutto”: l’unione tra le due forze opposte dell’universo. Nel Taoismo rappresenta il Grande Uno: quello stato primordiale, quel mondo increato che ha la forma dell’uovo.

Nella Bahyrivha Upanishad l’uovo del mondo –jagod anda- rappresenta il germe dal quale l’universo si sviluppa all’inizio di un ciclo cosmico ed è detto l’uovo di Brahma.

L’uovo che è anche simbolo di rinascita nel mondo cristiano e che nell’opera, nella sua molteplicità, rappresenta i vari aspetti della vita.

La figura veste come una Nike, avvolta in una lunga veste rossa e gialla, colori del desiderio.

La testa è coronata da penne d’aquila come in uso nelle tradizioni pellerossa. Fra i pellerosse il sole viene concepito come una grande aquila ed ecco che il viso velato d’oro e la testa ornata di piume diventano l’alone solare.

L’aquila è l’emblema di maestà, autorità, elevazione spirituale, vittoria e coraggio, altezza d’ingegno. Impersona la luce in conflitto con le forze telluriche, l’eterna lotta fra lo spirito e la materia, intelletto ed istinto. Nella tradizione indiana Garuda, l’aquila, è il veicolo di Visnu.

I mistici medioevali paragonavano le ali d’aquila alla preghiera che saliva vertiginosamente verso la luce.

Alata
Opera non disponibile Olio su lino – 59×196 – 2007